Irriverente e radicale, impacchettato come un romanzo ha dentro un disarticolato saggio che pone al centro il lettore; un giochetto sapiente, caro all’inarrivabile Italo Calvino in “Se una notte di inverno un viaggiatore” Complice una scrittura elettrica che non conosce pausa, né punteggiatura, joyciana (?), un ritmo incalzante, sfidante, mai un momento é buono per rallentare o per tenere un

I fatti sono fin troppo noti, Andrea Sannino – quello di “Abbracciame” – gira il video della sua nuova canzone – Voglia – nel museo di Capodimonte con la flagellazione di Caravaggio per sfondo, sulla scorta di quanto altri musicisti vanno facendo altrove. Si levano gli strali di Tomaso Montanari e Nicola Spinosa, peraltro spesso impegnati a fare il controcanto

Aleksandr Dugin é un signore russo con barba trasandata, denti irregolari e aspirazione profetica. Va ripetendo a piè spinto il concetto centrale intorno al quale ruota la sua quarta teoria politica. Sostiene, lungamente ascoltato oltre che ispirato da salvatori della patria e umanisti indiscussi che vanno da Putin a Erdogan, da Le Pen a Salvinim, un punto essenziale. Presto saranno

“Macerie. Quando uscimmo dai rifugi riscaldati a petrolio, le venuzze rosse dei nostri occhi trovarono ovunque solo macerie. La navata laterale della Chiesa dei Miracoli era crollata in un colpo. La nostra era stata, invece, una decadenza progressiva, con cedimenti scanditi nel tempo. I nostri corpi portavano ora il peso stanco di infiniti pranzi, divenuti l’unico appuntamento quotidiano con la