Contadino era mio nonno e la terra era tavola imbandita, sudore alla fronte e segni da cavare dentro al cielo. Riconosceva la luna giusta per seminare il grano e quando era tempo buono per levare l’erba tra i filari. I venti, tutti li sapeva. Gli bastava un momento dedicato ad ascoltare, a dare l’orecchio alla natura. Dal presagio confidato dalla

A pensarci dopo non era stato poi così difficile. Studiata la cassa e il sistema di incastro che usano gli uffici postali. Verificato quando cadevano  ogni mese i pagamenti delle pensioni. Trovati i pochi attrezzi necessari e un cannello potente per la fiamma ossidrica, residuo militare. Verificato che il macellaio del paese lasciava sempre aperto là vicino il suo treruote