Invettive. Vita e morte di mezzo milione di persone tra punture di zanzare e mignatte intransigenti. Mal’aria.

luglio 19, 2019

Nel tempo impari a riconoscerli, hanno problemi per ogni soluzione. Se accade qualcosa di nuovo é per forza un peggioramento, l’unica cosa che sanno pensare é che qualcuno c’è, dietro, che ne vuole approfittare. Per forza. Negano i vantaggi della tecnologia e però la usano e molto più di te.

Maledicono i turisti, ma poi fittano il sottoscala della nonna chiedendo quanto una camera di albergo. A nero, salvo poi sbattersi perché i servizi pubblici fanno schifo.

Si lamentano delle raccomandazioni e poi cercano quella per sé, alla prima occorrenza.

Sono tanto intransigenti nella declamazione in pubblica piazza quanto accondiscendenti nel proprio cortile privato.

Tutto per loro va male ma guai a proporre un cambiamento, lo leggono come un atto ostile che porta a un peggioramento certo, prima ancora che se ne parli. 

Hanno il sospetto del servo sempre bastonato dal padrone e che finisce per non sperare proprio più che ci possa essere un dono imprevisto, che si apra una opportunità, é certo della fregatura. 

Pretendono che il mondo, il mondo intero, non un condominio, possa essere ordinato a pensare in un unico modo, il loro, perché é quello giusto, per forza, é il loro.

Intransigenti, non cercano punti di incontro, sanno tutto loro e va bene solo chi la pensa proprio proprio come loro.

Non valutano i libri, ma gli autori. Non valutano gli spettacoli, ma gli attori, al più i registi. Se appartengono a un certo giro lo spettacolo sarà inevitabilmente bello, pure se non lo hanno visto, pure se lo hanno visto e hanno avuto tutto il tempo dubbi. 

Antonio Pascale in un bel monologo sulla malaria aggiunge un’altra possibile distinzione: considerano l’uomo la causa di tutti i guai della natura, non l’essere che ne ha, invece, per condizione, la maggiore responsabilità e che deve pertanto agire, per migliorare le cose, ma agire.

Sono lì pronti che – ricorda sempre Pascale – se la biotecnologia trova una soluzione per combattere la malaria e questa soluzione consiste nel rendere sterili i maschi della zanzara nelle aree di trasmissione della malattia questa soluzione non va praticata.  Non può esserlo. L’uomo così non fa altro che imitare Dio, ammoniscono, si erge a Dio in terra. Non si può transigere! 

Poco importa se in un anno poi 435.000 persone, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ancora si ammalano e muoiono di malaria. Quasi mezzo milione di persone: quanto tutto  il Molise e la Valle d’Aosta messi assieme. Tutti morti in un solo anno. Tanto che fa. Le priorità sono altre. 

Prima le zanzare! Ammoniscono le mignatte.

 

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