Ricordi sparsi su Little Tony (27 maggio 2013, in morte di Antonio Ciacci)

maggio 27, 2013

Little Tony io me lo ricordo che canta da una musicassetta dentro al leoncino, il camion con la copertura di zinco che usava mio padre per raccogliere i rifiuti e portarli alla ripa.

Il leoncino era alto e vibrava assai; così capitava che, finita la raccolta, nelle curve che portavano verso la discarica abusiva o comunale, tra “una donna mi ha fatto le carte, ogni carta parlava di te…” e “riderà, riderà, rideraaaaà” io già sonnecchiavo comodamente sull’ampio sedile passeggeri.

Mi ricordo poi anche che Little Tony venne una volta a cantare alla festa patronale. Era già un po’ avanti negli anni e i miei rimasero un po’ delusi quando li fecero entrare dietro le quinte per una foto (mio padre, tra l’altro, vantava una certa somiglianza col cantante di cuore matto, da giovane potenziata da un look similare). Scoprirono che il famoso ciuffo di Little Tony era in realtà stato accorciato e di molto e che quello ne aggiungeva uno posticcio apposta per posare nelle foto ricordo. Quella foto, bella, diventerà lo sfondo fisso sopra al nostro mobile tv per decenni.

Poi accadde pure che mentre noi eravamo al concerto, ci eravamo scordati la coperta elettrica accesa, a casa. E quando tornammo c’era tutto un fumo e la brace sopra al divanoletto. Un’immagine spettacolare. Se la vedeva Cycelin sarebbe assurta a opera di arte contemporanea e mo’ girava come performance nelle gallerie più esclusive. Ah no, aspe’, ma non è così, quella la coperta si bruciò quando venne a cantare Bobby Solo.

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