Quante donne guardano i porno e altri dati meno essenziali

gennaio 8, 2020

Il 2020 lo senti carico di incertezze, ben oltre le previsioni di Branco e Paolo Fox messi assieme? Non sentirti solo, così é per il 69% delle persone, vai sicuro. Non esci mai di casa senza portare con te il caricabatterie? Tranquillo, sei in larga compagnia, un italiano su quattro usa farlo.

Credi che l’Italia sia un Paese in ansia e pensi che sia frutto di una tua speciale sensibilità o capacità di visione? Stai calmo, é d’accordo con te il 68,6% degli italiani, che sale al 76,3% se si considera solo il ceto popolare.

E se per rilassarti o per patriottismo usi ansiolitici o sedativi non sentirti un caso isolato, in Italia sono ormai 4,4 milioni gli utilizzatori, 800mila in più di tre anni fa.

Se poi quando incontri qualcuno credi che le precauzioni non siano mai troppe sappi che troverai molto spesso reciprocità: tre italiani su quattro confessano di essere molto diffidenti verso il prossimo. Molto diffidenti.

E non considerare un tabù la tua tendenza a stare sempre con il cellulare tra le mani, in Italia si trascorrono on line, mediamente, 4 ore e 44 minuti al giorno a persona. In Italia, un Paese nel quale il 33,6% della popolazione ha competenze digitali basse o nulle.

Qualche volta evidentemente si sta sul web anche semplicemente per chattare oppure visitare siti porno, come accade con una tendenza in crescita tra la popolazione femminile. Tre volte su dieci a godere di contributi espliciti tramite i siti internet é infatti una donna.

E poi manco a dirlo: se nell’ultimo anno non hai letto neanche un libro, sei parte di una certa maggioranza, sei italiani su dieci, infatti, non cedono alle lusinghe della lettura. Troppo radical chic.

Di converso il 48,2 per cento (67 tra gli operai) dice che ci vorrebbe un uomo forte al potere. Cosa contribuisce a determinare questo convincimento? Come ci si fa un’idea? La principale fonte di informazione é la televisione per il 48,2% della popolazione, segue internet al 26,2%. Ma non darti troppi pensieri su questi fronti, perché la principale preoccupazione per gli italiani é un’altra: la disoccupazione.

É tema che pensandoci bene toglie il sonno anche a te? Tranquillo, una soluzione c’é, é a portata di mano e non occorre fare nulla. Solo aspettare.

Con la progressiva riduzione delle nascite e della popolazione, infatti, i giovani diventeranno così pochi che anche senza nessuna capacità di lettura di un testo o una specifica professionalità si farà a gara per assumerli. Tutti.

Nonostante il famigerato incremento dovuto agli stranieri (anche quello ora in controtendenza), dal 2015, infatti, in Italia si contano 436.066 persone in meno. E nel 2018 il tasso di natalità ha raggiunto il minimo storico, con 18.404 nascite in meno rispetto al 2017.

Beh, sì, é uno scenario complessivamente un po’ preoccupante, ma tu consolati, appartieni ad una cerchia esclusiva, una vera e propria élite: solo il 3,7% usa leggere un post fino in fondo. Auguri!

 

Nota a margine: i dati sul tempo trascorso online sono presi dall’Agcom, quello sui siti porno vengono dal rapporto annuale di Pornhub per l’Italia, tutti gli altri sono estratti dalla fotografia più recente del Paese scattata dal Censis. L’ultimo dato é completamente inventato ma – si teme – assai verosimile.

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