C’è un libro più recente di Kundera che vale la pena non dimenticare, non fosse altro che per un paio di aneddoti che riporta, con quel tono sarcastico, un po’ nero, sempre adulto e spesso sospeso tra romanzo e saggio che contraddistingue in qualche modo la sua scrittura. Meno dirompente e iniziatico di quella leggerezza dell’essere che nel testo originario